L’insonnia in gravidanza

La prima parte della gravidanza è caratterizzato da una migliore qualità del sonno, oppure è disturbata solo da una saltuaria insonnia. La seconda parte della gravidanza non permette un sonno altrettanto facile, continuato e riposante.

Possono intromettersi e compromettere la qualità del sonno aspetti psicologici come pensieri e preoccupazioni legate al parto, aspetti fisici, come le dimensioni della pancia, in cui il feto continua a crescere e a muoversi sempre più vigorosamente. Questo comporta la difficoltà oggettiva di trovare posizioni comode e l’esigenza di urinare spesso. Non è insolito che si manifesti il pavor nocturnus, con risvegli improvvisi accompagnati da senso di paura e gli incubi possono diventare più frequenti.

Gli scenari dei sogni rispecchiano le preoccupazioni reali, riguardano generalmente il parto, la salute del bambino, conseguenze della gravidanza, ecc. Questi problemi possono innescare il timore di addormentarsi e quindi creare in partenza le condizioni per un sonno agitato o per l’insonnia.

Possono aggiungersi anche condizioni cliniche particolari, ad esempio il reflusso gastroesofageo, che possono rendere la notte davvero difficile.

Poco sonno nell’ultimo trimestre
e dopo il parto

Le problematiche che riguardano il sonno possono intensificarsi con il sopraggiungere della fine del periodo della gravidanza e il sopraggiungere del parto e, soprattutto durante l’ultimo trimestre, l’insonnia diventa frequente. In generale, molte donne riferiscono dei cambiamenti nel modo di dormire, sebbene non ci sia nessuna conseguenza sul piccolo, che possiede un proprio ritmo sonno-veglia.

Rimedi naturali utili in gravidanza

Durante il periodo della gravidanza i farmaci sono sconsigliati; l’insonnia non fa eccezione, tanto più che i fattori determinanti sono numerosi e complessi. Consigliato, quindi, un primo approccio non farmacologico e naturale. Anche nel caso dell’uso di integratori naturali e fitoterapici è meglio chiedere parere al medico; alcune piante infatti contengono sostanze potenti che possono influire anche sul feto.

Da non sottovalutare lo stile di vita

Le regole generali di educazione al sonno sono ancora più importanti da rispettare. In particolare, le più indicate sono:

  1. Fare il bagno prima di andare a letto;
  2. Consumare pasti leggeri a cena;
  3. Evitare la caffeina e di sdraiarsi subito dopo mangiato.
  4. Nel caso in cui non si riesca a prendere sonno, inutile e controproducente restare al buio rimuginando sulle preoccupazioni e i timori. È preferibile alzarsi dedicandosi alle attività più rilassanti, come leggere o ascoltare musica anche perché, dopo la nascita del bambino, potrebbero mancare le occasioni per un lungo periodo.

La musica per rilassare anche il bimbo

La musica può far parte di un rituale della futura mamma mentre è in gravidanza ma è utile anche da proporre al bambino dopo la nascita per favorire il suo sonno. Sembra che musiche delicate e naturali, come lo scorrere dell’acqua o altri suoni ripetitivi e semplici, possano favorire il sonno anche più del silenzio.

Verbena, tiglio e camomilla matricaria

Verbena, tiglio e camomilla matricaria sono piante officinali dall’effetto antispasmodico, calmante e antidepressivo, ottime per il sonno ma anche per la dismenorrea e la sindrome premestruale. Si possono preparare semplici infusi con la pianta singola o mescolandole insieme.

Per esempio, l’infuso a base di tiglio ha un effetto calmante su dolori, nervosismo, eccitabilità, angoscia, malinconia e insonnia. Si prepara con i fiori lasciati infusione per tre minuti in una tazza d’acqua bollente, dolcificando con una punta di miele di tiglio per rendere il sapore ancora più avvolgente.

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