Sindrome del tunnel carpale: quando il dolore non ti fa dormire

In Italia oltre 2 milioni di persone conoscono bene il tormento notturno della sindrome del tunnel carpale: il dolore e i formicolii che colpiscono la mano non solo limitano i movimenti durante il giorno, ma spesso impediscono di dormire serenamente la notte.

Con l’arrivo dell’inverno, i sintomi del tunnerl carpale peggiorano, rendendo il riposo ancora più difficile

Con l’arrivo dell’inverno, i sintomi peggiorano, rendendo il riposo ancora più difficile. Il professor Luca Russo, ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l’Università Telematica eCampus e docente in Ergonomia dell’Esercizio Fisico, fornisce consigli utili per affrontare al meglio questa condizione debilitante e migliorare la qualità del sonno.

Un disturbo che tiene svegli

La sindrome del tunnel carpale (STC) si verifica quando il nervo mediano, che attraversa il polso, viene compresso all’interno del tunnel carpale, una struttura anatomica delimitata dalle ossa carpali e dal legamento trasverso del carpo.

Questa compressione provoca sintomi come formicolio, intorpidimento e dolore alle prime tre dita della mano, che spesso peggiorano di notte.

Il motivo? Durante il riposo, il polso tende a piegarsi in posizioni che aumentano la pressione sul nervo, intensificando il fastidio e interrompendo il sonno.

Perché in inverno peggiora?

“Il freddo può accentuare i sintomi della STC a causa della vasocostrizione, che riduce l’afflusso di sangue e aumenta la rigidità dei tessuti circostanti il nervo mediano”, spiega il professor Russo. Non solo: durante la stagione fredda tendiamo a irrigidire di più le mani e i polsi, aggravando il problema. Tuttavia, con qualche accorgimento è possibile limitare l’impatto di queste condizioni sulla qualità del sonno.

Strategie per dormire meglio con il tunnel carpale

Per chi lotta ogni notte con il dolore al polso, ecco alcuni consigli pratici:

  • Usare un tutore notturno: indossare un supporto rigido durante il sonno aiuta a mantenere il polso in una posizione neutra, riducendo la compressione del nervo.
  • Esercizi di stretching prima di dormire: movimenti mirati possono alleviare la tensione e migliorare la circolazione.
  • Massaggi e impacchi caldi: applicare calore sulla zona interessata prima di coricarsi favorisce il rilassamento muscolare e riduce il dolore.
  • Evitare posizioni scorrette: dormire con il polso piegato sotto il cuscino o il corpo peggiora la compressione; meglio tenere le mani distese lungo il corpo.
  • Mantenere le mani al caldo: guanti termici o una coperta possono aiutare a contrastare la rigidità causata dal freddo.

Diagnosi e approcci innovativi

Oltre alla valutazione clinica e ai test diagnostici tradizionali come l’elettromiografia e l’ecografia, oggi la valutazione biomeccanica rappresenta un’innovazione importante. “L’uso di sensori inerziali permette di analizzare il movimento del polso in modo preciso e non invasivo, consentendo una diagnosi più accurata e un monitoraggio efficace della STC”, afferma il professor Russo.

Trattamenti: quando intervenire?

Se i sintomi non migliorano con i trattamenti conservativi, come riposo, esercizi mirati e farmaci antinfiammatori, si può ricorrere a iniezioni di corticosteroidi o, nei casi più gravi, all’intervento chirurgico di decompressione del tunnel carpale. Dopo l’operazione, un percorso di riabilitazione aiuta a recuperare la funzionalità della mano.

Prevenire il peggioramento notturno

Per evitare che la STC rovini le notti, è importante adottare buone abitudini anche di giorno: come per esempio utilizzare strumenti ergonomici al lavoro, se si usa il computer o si svolgono lavori manuali ripetitivi, e mantenere sempre una postura corretta. Fare pause frequenti ogni 30-60 ed eseguire esercizi di stretching per le mani e i polsi è utile per migliorare la flessibilità e ridurre la tensione.

“Un piccolo cambiamento nello stile di vita può fare la differenza. Seguire questi rtcg, ma aiuta a prevenire il peggioramento della sindrome nel tempo”, conclude il professor Russo. Se il tunnel carpale non ti fa dormire, è il momento di intervenire!

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