Come scegliere il materasso

“Meraviglioso è il prato per guardare il cielo e mettersi a sognare, è bella anche la spiaggia per potersi addormentare in riva al mare. È ottimo il cuscino se sul morbido la testa vuoi posare, e vengono i momenti che ti va di sprofondare sul sofà. Ma il materasso? Ma il materasso, il materasso, il materasso è il massimo che c’è ma il materasso, il materasso, il materasso è la felicità”. Renzo Arbore aveva ragione, ma forse ha generalizzato troppo. Al giorno d’oggi non si può parlare di materasso al singolare, ce ne sono tanti, di diversi modelli, materiali e misure. La loro storia arriva da lontano ed è in continua evoluzione. Prima di addentraci nella guida all’acquisto giusto, è bene fare un passo indietro. 

Le origini del materasso

Il termine materasso (come racconta il sito Dorelan) è di derivazione araba e, più in particolare, vede la sua origine nella parola مطرح, pronunciata Matrah, che significa letteralmente posarsi o gettarsi. Se gli antichi Egizi dormivano su rami di palme, i Romani preferivano sacchi di stoffa che venivano imbottiti con materiali come paglia e fieno e, per i più facoltosi, da piume d’uccello e lana, sorretti da strutture rialzate in legno, metallo o avorio e supportati da funi e corde. Ma è solo con l’avvento della Rivoluzione Industriale inglese, nel XVIII secolo, che cominciarono a essere impiegati i primi letti in ghisa, che sorreggevano materassi di cotone. Da allora tantissimi marchi hanno provato a cercare le soluzioni più comode per il riposo. In lattice, a molle o memory foam? Ecco come scegliere quello migliore per le proprie esigenze.

In lattice: perfetto per chi si gira di continuo

Materasso in lattice Eminflex

Il lattice è un materiale duttile, che si ottiene a partire dalla resina dell’albero della gomma trattata con getti d’aria compressa finché forma una schiuma. Una volta indurita, questa diventa elastica e allo stesso tempo molto resistente. Un materasso in lattice offre per questo un sostegno abbastanza rigido, ma flessibile: si adatta alle forme e alle posizioni del corpo senza rompersi. Favorisce il rilassamento permettendo di mantenere una corretta posizione della colonna vertebrale. È altamente traspirabile grazie alla struttura in microcelle comunicanti che permettono un maggior ricambio d’aria. Può essere adatto soprattutto a chi tende a muoversi molto durante il riposo notturno, tenendo a stare sul fianco, e a chi soffre di allergie (se non sono legate al materiale in questione, ovviamente). Assicuratevi che la percentuale di lattice naturale sia superiore all’85%.

A molle: giusto per chi dorme supino

Materasso a molle Eminflex

È costituito da molle biconiche interconnesse legate l’una all’altra da piccole spirali in filo d’acciaio, il che rende la struttura piuttosto rigida e sostenuta, solida e resistente. Questo letto va bene soprattutto per chi è abituato a dormire in posizione supina (sulla schiena) e si muove poco durante il sonno. Una variante più recente è quella dei materassi a molle insacchettate: ciascuna di esse è racchiusa in un sacchetto di fibra anallergica, indipendente l’una dall’altra. Tali modelli sono altamente ergonomici e non presentano i fastidiosi cigolii di quelli tradizionali, specie se usati da tempo. Maggiore sarà il numero di molle che li compongono, minore sarà la possibilità che si creino punti di pressione e che i movimenti del partner si ripercuotano sull’altro nel caso di formati matrimoniali. La scelta del materasso deve tener conto anche del proprio peso: in caso di chili di troppo, meglio i materassi a molle, ne esistono anche con portanza sostenuta.

Memory foam: dà sostegno alla colonna

Materasso memory foam Eminflex

È composto con un materiale sintetico ed economico, formato da una schiuma densa viscoelastica a base di poliuretano. Con la sua flessibilità, acquista la forma del corpo e la mantiene per un po’, si adatta perfettamente a diversi pesi e corporature, garantendo sostegno alla colonna vertebrale e distribuendo in modo uniforme le pressioni esercitate. Soprattutto per chi dorme a pancia in su sarà possibile mantenere una posizione rilassata, senza avere problemi alla parte finale della schiena (quella più bassa, verso il coccige). Così come per chi dorme di lato: spalle e fianchi non ne risentiranno. Il memory foam è poi termosensibile: il calore de corpo tende a rimanere imprigionato su questo materasso. Per chi invece soffre le temperature elevate è più opportuno scegliere modelli che combinano il memory foam con il water foam (poliuretano espanso, dall’elevato potere traspirante) o, ancora, con un materiale naturale e fresco come l’aloe vera.

Anche il letto invecchia

Un’alta caratteristica fondamentale di un buon materasso è l’età. Un giaciglio nuovo, o comunque con meno di 5 anni, come hanno confermato anche diverse ricerche, migliora la qualità del sonno e riduce il dolore alla schiena. Dopo l’ottavo anno di utilizzo in genere i materiali perdono la loro elasticità e non sono più in grado di offrire un supporto eccellente alla schiena, che di conseguenza ne risente.

Soffri di cervicale? Ecco come scegliere il cuscino

Oggi esistono cuscini appositamente pensati per chi soffre di dolori cervicali. In genere sono pensati per sostenere le vertebre superiori, alleggerendo il carico su collo e spalle. I materiali più indicati sono il memory foam o il lattice naturale che sono studiati appositamente per adattarsi alla forma del collo e sostenerlo, senza risultare eccessivamente rigidi. Se tendi a riposare su un fianco i migliori sono quelli “modellati” con una sorta di onda, che segue la linea del collo. Con questi cuscini è ancora meno indicata la posizione a pancia sotto. Ma ai cuscini dedicheremo presto un altro articolo…

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