Rispetto a cinquant’anni fa, dormiamo un’ora e mezza in meno a notte. Stress, stimoli luminosi e alimentazione scorretta ci portano a riposare meno, e soprattutto male. “Prendersi cura dell’igiene del sonno è fondamentale, a partire anche da quelli che sono considerati come dei disturbi minori come il russamento o le apnee ostruttive”, afferma la dottoressa Diletta Angeletti, otorinolaringoiatra a Roma.
Solitamente questi fenomeni notturni rimangono oscuri al paziente, il quale però, durante le ore del giorno, ne lamenta invece le conseguenze: eccessiva sonnolenza, difficoltà di concentrazione, decadimento delle facoltà cognitive, disfunzione sessuale, irritabilità e alterazioni della personalità.
“Il rischio di incidenti stradali o sul lavoro in questi pazienti è da 4 a 8 volte superiore rispetto a un gruppo di controllo. Inoltre, gravi possono essere le ripercussioni sul sistema cardiovascolare, con sensibile aumento del rischio di ipertensione, infarto, ictus”, continua la specialista.
Il russamento: cos’è?
“Il russamento prevede un respiro rumoroso durante la notte ed è una patologia molto frequente con una prevalenza nella popolazione maschile. Può dipendere da problematiche nel naso, setto nasale deviato, ingrossamento dei turbinati o ristringimento della valvola nasale, oppure dipendere da un palato molle, i cui tessuti molli vibrando provocano difficoltà al passaggio dell’aria”. Ci sono poi dei fattori predisponenti, primo tra tutti l’obesità: una circonferenza del collo ampia può recare una maggiore rumorosità, ma non tutti gli obesi sono per forza dei russatori. C’è poi un russamento occasionale, legato a una cena troppo pesante con tanto di reflusso o a un raffreddore, ma si tratta di eventi rari. Spesso chi russa, soffre poi anche di apnee.
Le apnee notturne: cosa sono?
Le Osas, acronimo di Obstructive Sleep Apnea Syndrome (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) colpiscono circa il 5% della popolazione e si presentano la notte o durante il riposo sotto forma di una respirazione difficoltosa e incostante: in particolare ci sono dei momenti in cui il soggetto smette di respirare per qualche secondo, a quel punto è il suo cuore a far uno sforzo maggiore per far riprendere il respiro. “La comparsa di questi ripetuti episodi di ostruzione delle prime vie aeree, completi (apnee) e/o incompleti (ipopnee), durante il sonno si associa a una diminuzione di ossigeno nel sangue e aumento dell’anidride carbonica”.
Si parla di una condizione patologica quando si superano le 5 apnee all’ora (in un bambino anche meno).
Per stabilire la gravità degli episodi serve la polisonnografia
Per stabilire la gravità degli episodi, anche di russamento, bisogna eseguire una polisonnografia, un monitoraggio del sonno che verifica i livelli di ossigeno nel sangue, i movimenti che eseguiamo durante la notte, eventuali risvegli e la stessa profondità del sonno. “A seconda dei risultati, si interviene con trattamenti su misura, non ne esiste uno solo e non ne basta solo uno”.
Se il problema è lieve, si può provare l’utilizzo di speciali apparecchi ortodontici che, durante la notte, aiutano a tenere aperte le vie respiratorie. Per altri soggetti è in aggiunta auspicabile la via del CPAP, uno speciale macchinario da indossare durante la notte dotato di una maschera che copre il naso e la bocca, a ventilazione a pressione positiva continua. Il ventilatore soffia delicatamente l’aria nella gola del paziente. La pressione dell’aria aiuta a tenere aperte le vie respiratorie mentre si dorme”, continua la dottoressa.
Se poi non ci dovessero essere dei miglioramenti allora ci si avvale dell’intervento chirurgico attraverso la settoplastica funzionale, che consiste nella correzione del setto nasale deviato, un’operazione indolore di norma effettuata in day hospital. Nel caso in cui il problema riguardi le ossa mascellari, l’intervento di chirurgia ortognatica che consiste in un avanzamento del mascellare superiore e della mandibola di circa 10 mm: questa soluzione rappresenta oggi una valida soluzione con percentuali di successo intorno al 95%.
In ogni caso, lo stile di vita deve essere modificato tramite alcuni accorgimenti come mantenere il proprio peso forma, smettere di fumare e bere alcol, oltre a cercare di andare a letto sereni e dopo aver fatto una cena leggera. Solo così si potrà davvero tornare ad avere una buonanotte!
Lascia un commento