Materasso: quanto dura e ogni quanto tempo va cambiato

Nulla è sempre, nemmeno il materasso. Per quanto sia fondamentale acquistare solamente prodotti di alta qualità, questo non assicura una vita eterna al giaciglio dove si dorme. Ecco come capire quando bisogna cambiare materasso e, soprattutto, come trattarlo per farlo durare il più a lungo possibile.

Usiamo il materasso per quasi 30 anni nella nostra vita

Come più volte ricordato, trascorriamo a letto ben un terzo della giornata e, quindi, della nostra vita. Un periodo lunghissimo che corrisponde a quasi 30 anni. Di conseguenza, questo vuol dire che stiamo sdraiati su un materasso tutte le notti andando a pressare con il peso del nostro corpo sul materasso. Le particelle di cui è costituito, notte dopo notte, lavorano ininterrottamente per sostenerci. Capita così che esse, con il passare del tempo, perdano sempre più la loro elasticità e la loro iniziale resistenza. Il risultato è che con il passare degli anni il materasso sosterrà sempre meno la colonna vertebrale facendoci svegliare con dolori fastidiosi alla schiena e agli arti.

Ogni 10 anni deve essere cambiato

Quello che è bene sottolineare è che, a differenza dei prodotti alimentari, il materasso non ha una precisa data di scadenza, ma si deteriora lentamente nel tempo.

Il materasso non ha una precisa data di scadenza, ma si deteriora lentamente nel tempo

Generalmente è sempre consigliabile cambiare materasso ogni 10 anni, indipendentemente dal costo d’acquisto. Molto, però, dipende dal tipo di materasso che si ha a casa. Queste sono le indicazioni generali:

  • Materasso in lattice: dura circa 8 anni.
  • In memory foam: resiste per circa 10 anni.
  • A molle: la durata dei materassi a molle dipende proprio dal metallo interno che dopo circa 8-10 anni perde di resistenza ed elasticità.

Come far durare a lungo un materasso

  1. Va tenuto lontano da fonti di calore dirette. Mai avvicinare il letto al termosifone a parete. Se, invece, hai il riscaldamento a pavimento assicurati che il letto e la rete forniscano un buon isolamento dal calore proveniente dal basso.
  2. Un’altra buona pratica è quella di non mangiare a letto, perché i cibi (liquidi e solidi) rischiano di creare delle macchie difficili da togliere. La conseguenza è che queste dovranno essere trattate con detergenti aggressivi che da un parte sicuramente puliscono il materasso, ma allo stesso tempo rischiano di rovinarlo.
  3. Devi far prendere aria al materasso. Fai areare il materasso almeno una volta a settimana, senza mai lasciarlo esposto ai raggi solari in maniera diretta. Soprattutto il sole estivo rischia di deformare le lastre in maniera irreversibile.
  4. Appoggialo sempre su una rete delle stesse dimensioni, o più grande. Usa un coprirete tra materasso e rete sottostante.

Come si capisce se un materasso va cambiato

Non sempre ci si può basare sugli anni di utilizzo di un materasso per capire quando è arrivato il momento di cambiarlo. La cosa migliore da fare è valutare alcuni segnali, come per esempio:

• Ci si sveglia spesso con il mal di schiena;
• Il materasso presenta strani rigonfiamenti o macchie;
• Si è aumentati molto di peso e serve un materasso di dimensioni diverse; • Anche a occhio nudo si vede che il prodotto ha ceduto in alcune zone;
• Si soffre spesso di insonnia centrale, con risvegli notturni.

Prima di comprarlo fai attenzione a…

Cambiare un materasso significa non soltanto dormire sicuramente meglio, ma evitare anche tutti quei fastidi e dolori che potrebbero insorgere con un materasso usato, vecchio, compromesso e ormai da sostituire. Per questo motivo la scelta del materasso deve tener conto anche del proprio peso: in caso di chili di troppo, meglio i materassi a molle, ne esistono anche con portanza sostenuta.

Se siete in procinto di cambiare materasso e siete indecisi su quale modello sia il più adatto a tutte le vostre esigenze, leggi questo articolo.

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