La Giornata Mondiale del Sonno è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sonno per la salute e il benessere, e incoraggiare le persone a prendersi cura del proprio sonno. Con un sonno adeguato, si può migliorare la qualità della vita e prevenire problemi di salute a lungo termine.
Il messaggio principale che lancia la World Sleep Society, che promuove questo evento, è “Equità del Sonno per la Salute Globale”. Il sonno è essenziale per la salute, ma persistono differenze misurabili nella salute del sonno tra le popolazioni di tutto il mondo, creando ulteriori costi individuali e sociali e rafforzando le disuguaglianze nella salute. Le cause di tali differenze sono innumerevoli ma conoscibili: condizioni ambientali, strutture e storie sociali, relazioni comunitarie e interpersonali e convinzioni e comportamenti individuali.
“I problemi di insonnia, non comprendono solo la difficoltà di addormentamento”- spiega la dottoressa Roberta Lanza Farmacista e Scientific Advisor, Schwabe Pharma Italia- ma anche una vera e propria alterazione della qualità del sonno.
Proprio così, le difficoltà più rilevanti in tema sonno non coinvolgono solo la velocità di addormentamento, ma anche l’architettura del sonno, che spesso non è riposante come dovrebbe per la sua scarsa profondità.
A volte siamo i primi a illuderci, decantando il fatto che ci bastano poche ore di sonno! Attenzione…il corpo si deve ristorare e per fare ciò necessita in media di almeno 7 ore di sonno.
Sonno e falsi miti
Partiamo smascherando qualche falso mito e ricordando qualche regola, che ci permette di delineare l’etica del buon dormitore.
- Guardare la tv non concilia il sonno, anzi, le luci blu della tv e del telefono alterano la percezione sonno-veglia.
- Fare un pisolino al pomeriggio non compensa le ore perse di notte, all’opposto, il sonno è diverso e ciò ostacola l’addormentamento serale.
- Inoltre, un giaciglio caldo non favorisce il riposo: la temperatura ideale si aggira intorno ai 18 gradi.
- Infine, teniamo a mente come anche l’alimentazione abbia un ruolo fondamentale tra le cause dell’insonnia, sia in termini di orari sia per il cibo che assumiamo.
E se volessimo ricorrere a qualche rimedio?
L’ideale è combattere l’insonnia in modo che gli effetti collaterali non superino i benefici che possiamo ottenere. Alcuni farmaci aumentano la durata in termini di ore di sonno ma ne danneggiano la qualità causando spesso anche assuefazione e dipendenza.
Estratti vegetali come valeriana e melissa diventano un ottimo alleato, in quanto provvedono a facilitare l’addormentamento ma soprattutto ad aumentare la durata delle fasi del sonno profondo, contribuendo così ad un sonno di qualità.
L’importante è che l’estratto utilizzato sia di elevata qualità, standardizzato e titolato: solo somministrando sempre la stessa dose di estratto avremo infatti un’azione costante e ripetuta nel tempo. E il sonno è un meccanismo che richiede quanta più “regolarità” possibile!
E se l’insonnia è da stress? Prendi la rodiola
Purtroppo, stress e insonnia sono legati l’uno all’altra in un circolo vizioso. Se lavoriamo su una delle due problematiche, ciò avrà effetti positivi anche sull’altra.
Ricordiamo a questo proposito l’estratto di Rhodiola rosea che ha dimostrato un’azione importante nei confronti dello stress alleviandone i sintomi e agendo sugli ormoni che lo caratterizzano, come il cortisolo.
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